Polani e Rossetto impegnati ad un convegno del Credito Cooperativo il 24 febbraio.Ottenuti molti consensi.
Cosa ci facevano un noto ed affermato Psicologo dello sport e un Coach di fama internazionale ad un incontro di formatori della struttura del Credito Cooperativo? Il titolo del seminario aiuta a dare una risposta, “Una scuola di coaching del Credito Cooperativoâ€. 

Questo evento si è svolto il 24 febbraio scorso a Roma e la presenza di Diego Polani e di Claudio Rossetto suscita alcune considerazioni.

Non entro ovviamente nei contenuti espressi dai due relatori che hanno ricevuto un caloroso consenso per la chiarezza, la sintesi e la lungimiranza delle argomentazioni sia nelle relazioni che nelle successive e molteplici risposte.
 
E’ assodato che, da sempre, il mondo delle aziende segua con occhio attento quello dello sport. La comunanza è data con fattori quali, ad esempio, la lettura di come si affronta una competizione, lo spunto e linfa dalle caratteristiche dei campioni vincenti, la ricerca con insistenza del successo e con esso la qualità delle prestazioni, la logica del gruppo (ad es. il team, l’equipe ), la caparbietà e l’egoismo dell’individuo nelle competizioni one to one o di squadra, l’eccellenza nel suo complesso, etc.

Di norma, nel mondo imprenditivo, vengono presi in esame e per comparazione sport quali il calcio per la notorietà , la F1 e la Ferrari per la tecnica, la velocità , l’organizzazione, la pallavolo e il basket per la dinamica delle squadre; meno, decisamente meno, gli altri.

Sappiamo bene che, se svolgessimo un sondaggio, alla domanda di citare il nome di un calciatore non vi sarebbe alcun problema mentre ve ne sarebbero nel citare campioni appartenenti ad altre discipline. E questo anche a ridosso delle grandi manifestazioni sportive come le Olimpiadi.

Stavolta per la comparazione ed il confronto sull’eccellenza si è scelto il mondo dell’acqua: è un ulteriore segno di riconoscimento e successo delle nostre discipline.

Rossetto ha avuto gioco facile con l’uditorio nel parlare di Filippo Magnini. L’allenatore è stato individuato, capito, apprezzato e celebrato insieme al campione ed alle sue gesta; la sicurezza delle sue risposte, la decisione delle scelte, la capacità di compiere un confronto con il mondo aziendale, ha suscitato interesse ed approvazione.
La lectio magistralis di Polani, d’altronde, aveva dato il la all’intervento di coach Rossetto e dimostrato su quale livello formativo oggi giri la Fin nei suoi corsi. 

Va detto che il pubblico presente era formato da addetti al lavoro formativo, professori universitari, consulenti del settore bancario ed organizzativo. Gli spunti di confronto ed anche di differenziazione che hanno suscitato il dibattito sono stata una parte di approfondimento intellettivo per il coaching in azienda, spunto successivo per il seminario.

Il cappello introduttivo e riflessivo svolto dai due addetti primari del mondo natatorio ha permesso successivamente agli altri attori di avere una strada spianata per l’approfondimento della Scuola di coaching delle Banche di Credito cooperativo. Ma, come dice lo scrittore, questa è un’altra storia.
di Roberto Getuli, formatore e consulente RU