Sprint Europa
Inviato Mar, 16/03/2010 -Autore:Â Claudio Mangini
Gli esperti: «Una Champions per due Cassano e Rossi uomini decisivi»
 
SI PUÒ? Si può. Parola di esperti e addetti ai lavori: Sampdoria e Genoa in rigoroso ordine di attuale gerarchia in classifica possono giocarsi l’Europa. Bersaglio grosso: anche la Champions, non solo l’Europa League. Due punti a dividerle, sesta e settima posizione, che significano un morso, o un lampo dal gradino numero 4, quello su cui oggi siede il Palermo.Dieci giornate alla fine. Alla Samp ne basterebbe una per cancellare il vantaggio del Palermo, al Genoa due. Otto squadre per un posto nel trofeo dei sogni e per altri due (o tre, dipende dallaCoppa Italia) in Europa League. Tra le 18 di sabato (inizio di Fiorentina Genoa) e le 22.30 di domenica (fischio finale di Sampdoria Juve) ci saranno più prove e meno indizi a disposizione.
Ma l’unico verdetto (quasi) definitivo potrebbe riguardare la Fiorentina, se al Grifo rampante riuscisse il break. Franco Colomba ha i requisiti fondamentali per essere un giudice credibile. Nel giro di due settimane ha affrontato prima il Genoa e poi la Sampdoria. «Ottime squadre, di qualità », dice l’allenatore del Bologna e per pesarle usa i nomi di giocatori che, da molti,non sono considerati primattori: «Quando puoi sostituire Guberti e Semioli con Mannini e Padalino vuol dire che sei messo bene».
Andando al dunque: «L’Europa dev’essere certamente un obiettivo, la Champions è più difficile, ma perché non dovrebbero provarci? Il Genoa ha sicuramente un modo di proporsi meno prevedibile, anche se ormai è un modulo consolidato. La Sampdoria l’imprevedibilità la acquisisce con Cassano.
La Sampdoria è più quadrata, il Genoa più spavaldo». Valutazioni in equilibrio, come se gli estremi potessero toccarsi. E la variabile decisiva, manco a dirlo, potrebbe essere rappresentata dal giocatore con le maggiori potenzialità tecniche:«Se la Sampdoria recupera il miglior Cassano, può ripetere l’avvio di campionato».
Diego Longo,genovese, è assistente di Razvan Lucescu, ct della nazionale romena. Assistente, addetto allo scouting, ma anche e soprattutto preparatore atletico. «Il Genoa spende tanto in termini di energie, la Sampdoria è più organizzata. Ma io credo che,in questa fase della stagione, sia fondamentale l’aspetto psicologico». Aggiunge Longo: «Genoa e Sampdoria hanno preparatori eccellenti, in linea generale a questo livello si lavora curando ogni dettaglio. Ma, quando sei in debito, le motivazioni diventano determinanti. Seedorf lo ha spiegato meglio di tutti: eravamo stanchi,ma la sconfitta dell’Inter a Catania ci ha ridato la carica».
Non resta che passare la palla allo psicologo sportivo. Giuseppe Vercelli, che ha lavorato nel calcio, ma anche con le squadre azzurre di canoa e kayak e di sci alpino, sintetizza: «Fondamentale è l’esaltazione della consapevolezza del momento presente. Cioé, non farsi distrarre né dal passato né dal futuro». Un obiettivo alla volta. E se sullo scenario irrompe un derby, cioé una partita che porta con sé potenziali forti contraccolpi proprio sotto l’aspetto psicologico? Diego Polani, genovese con cattedra a Firenze, presidente della società professionale di psicologia dello sport, una lunga collaborazione con la Federnuoto, allarga la prospettiva: «A questi livelli non si può dimenticare il traguardo finale. Una partita come il derby, a Genova, può lasciare il segno, nell’eventualità di una sconfitta. In questo caso, la squadra sconfitta dovrebbe cercare di metabolizzare l’evento negativo, tenendo presente che, a quel punto, in programma ci saranno ancora cinque partite». Missione possibile, insomma, anche se il derby rischia di rappresentare la variabile impazzita, l’insidia anche superiore rispetto al fattore calendario,più regolare per il Genoa, con una concentrazione di difficoltà nel finale sul fronte sampdoriano. Gianluca Pagliuca, ex numero 1 della Samp, la sua vecchia squadra la segue con attenzione da opinionista Sky. «La mancata vittoria di Bologna è un passaggio fondamentale, due punti in più avrebbero lanciato la Sampdoria. L’Europa se la giocano tutte e due, anche se per la Champions vedo Juventus e Palermo in vantaggio. Il Genoa è più pazzo, la Sampdoria più pratica. Hanno allenatori d’impostazione molto differente ma bravissimi: do una leggera preferenza ai blucerchiati per via del fatto che limitano maggiormente i rischi rispetto al Genoa».
Altro video esperto, Antonio Di Gennaro, che parte proprio dalla lucida pazzia del Genoa. «Capace di entusiasmare, soprattutto ora che non ha più l’impegno doppio con l’Europa League. La sua forza è giocare
sopra ritmo. E certamente una grande parte del merito va a chi cura la preparazione atletica. Vedo quello che fa Milanetto e quello che non fa più rispetto all’anno scorso Thiago Motta all’Inter». Altro elogio: «Non capisco come si possa lasciare fuori Rossi dalla Nazionale: fa tutto bene e con grandissima personalità ».
E la Samp? «Molto dipende da Cassano. Ma di una cosa sono certo: in corsa ci sono tutte e due. Per la Champions, non solo per l’Europa».