Andrea Buongiovanni sulla Gazzetta dello Sport del 10 maggio u.s. intervista Carolina Kostner che racconta della sua avventura con lo psicologo (anzi usando le parole che allora usò il professioista inquisito “il mental coach”) e lei ha espresso pubblicamente quello che pensava. Già allora, con coraggio in qualità di presidente della SPOPSAM, ed unici tra coloro che si dicono professionisti in questo campo, presi posizione in favore della dichiarazione di Petrucci (presidente del CONI) che criticò aspramente la persona citata. Credo che sia un bene che venga apertamente evidenziata una critica così forte nei confronti di coloro che con estrema superficialità ed assenza di preparazione si vendono illudendo gli atleti di poter fare “magie” al fine di moltiplicare le capacità di performance. Personaggi che sembra manchino di etica e di valori, rincorrendo il Dio denaro e sfruttando quella, purtroppo oramai esempio di vita dilagante, sfrenata competizione tra pseudoprofessionisti che si alimenta di una falsa ed arrogante comunicazione all’interno dei “media ultimediali”. Esempi di danni subiti dagli atleti per colpa di questi parolai, che vivono solo per un interesse personale ed economico e con una forte personalità egocentrata, negli ultimi anni ne abbiamo visti tanti, danni che hanno bruciato atleti importantissimi e che forse non saranno in grado di qualificarsi per le prossime Olimpiadi. Un serio psicologo sportivo, proprio grazie alla sua preparazione, evita promesse e lavora duramente per mesi con gli atleti che segue per renderli consapevoli delle loro capacità , delle emozioni positive e delle abilità che potrebbero fare la differenza nella loro vita sportiva, ma che non significa avere la certezza della “vittoria”.
La SPOPSAM è oggi l’unica società professionale riconosciuta in campo europeo, e dal Ministero di Giustizia, ed è in regola con i protocolli formativi che grazie all’utilizzo dei crediti formativi, così come previsto dalla normativa europea per la formazione post universitaria, si avvale di un registro professionale. Le strutture che richiedono il riconoscimento della SPOPSAM per avere i crediti formativi per i loro corsi sanno che devono sottostare a livelli di qualità molto elevati. Oggi i professionisti inseriti nel registro SPOPSAM sono gli unici che possono vantare una formazione realmente professionalizzante e sanno che un codice deontologico, approvato in ambito europeo, detta la loro etica professionale proprio per salvaguardare i loro assistiti.