Mondiali di Roberval, dal gruppo della Nazionale seguita da Diego Polani per la gestione psicologica.
Italia, doppietta da urlo!
(dal comunicato stampa FIN) ROBERVAL (QC, CANADA) – Si dice che il buongiorno si vede dal mattino. Il mattino è appena finito a Roberval, in Canada, quando Martina Grimaldi e Giorgia Consiglio scrivono una della pagine più belle della storia del Nuoto in Acque Libere. “Campioni del Mondo!” si sente gridare da parte dello staff tecnico e dai compagni, quando le azzurre tagliano il traguardo della 10 chilometri ai Mondiali di specialità al primo con 2h05’45″200 e al secondo posto con 2h05’57″400. La commozione è inevitabile e il violento temporale che si scatena su Lac St. Jean appena dopo la gara sembra accompagnare l’impresa italiana. Lasciatevi andare ora, piangete pure, tutto lo sport azzurro è insieme a voi e celebra con voi questa storica impresa.
Martina Grimaldi, 22 anni da compiere a settembre, tesserata per le Fiamme Oro e per il CN Uisp, è campionessa del mondo. Nella distanza olimpica del fondo brilla la stella azzurra che offusca quella della russa olimpionica Larisa Ilchenko, ritirata, e quella della campionessa mondiale a Roma, la britannica Keri-Anne Payne settima. Oggi non ce ne era proprio per nessuno. Al terzo posto, dopo le squalifiche della Muller (Fra) e della Gorman (Aus), che hanno ritardato i risultati ufficiali e chehanno spinto gli organizzatori a rimandare a domani la premiazione e la conferenza stampa, la cinese Yanqiao Fang in 2h05’59″100.
Martina ha condotto la gara perfetta tatticamente e tecnicamente. E’ rimasta nel gruppo di testa dall’inizio, senza mai scivolare oltre il quinto posto, per poi sferrare, a 500 metri dall’arrivo, un attacco insostenibile per le avversarie, una fuga incontrastabile che l’ha portata a laurearsi campionessa del mondo con oltre 10 metri di vantaggio.
“E’ la vittoria più importante della mia carriera – ha detto a caldo – Non so bene spiegarmi cosa sia successo, so solo che passata la quarta boa, quella a destra, le altre mi sembravano ferme”. In realtà , Martina, eri tu che volavi sull’acqua. “Quando ho capito che potevo farcela, che stavo per farcela, ho spento il cervello e ho dato fondo a tutto ciò che avevo”.
Per Giorgia Consiglio, genovese di 20 anni, tesserata per il CC Aniene, la gara è stata molto diversa. Fino ai 7 chilometri ha tenuto il passo del gruppo di testa, poi è sembrata calare, fino a perdere circa 10 metri dalle prime. Ma all’ultima boa ha inserito il turbo che l’ha portata al podio mondiale. “A un certo punto pensavo di non recuperare – dice ancora tra le lacrime – Dovevo essere attorno al decimo posto, poi ho girato l’ultima boa e ho trovato dentro me nuove energie, adrenalina, cattiveria agonistica. Non sapevo che aveva vinto Martina, trovarla lì davanti dopo l’arrivo è stata l’ennesima grande emozione di questa gara”.
“Non ho parole”. Il commento del commissario tecnico Massimo Giuliani è tanto laconico quanto reale. “Che dire, la gara di Martina è stata veramente perfetta. Quando ha affiancato le altre sembrava essere all’inizio, e non alla fine, della sua gara. Una superiorità davvero schiacciante. Giorgia, invece, ha trovato le energie quando sembrava che stesse per mollare. E’ il giusto premio per il suo impegno, la sua dedizione e la fatica negli allenamenti. Che dire, meglio di così non si poteva proprio cominciare”.
Già , perché il sesto mondiale di specialità è appena iniziato. Domani, alle 11.30 locali, le 17.30 italiane, sarà il momento della 10 chilometri maschile col campione del mondo Valerio Cleri e Luca Ferretti protagonisti. E se il buongiorno si vede dal mattino..