Tanto lavoro di squadra, e sebbene le condizioni climatiche fossero al limite della sicurezza il team nazionale di nuoto in acque libere ha fatto la sua figura aggiudicandosi il secondo posto a squadre.
da Internet:
Franco, un sorriso di bronzo
 YANSHIN CITY (CINA). Papà Giorgio e mamma Lella non l’hanno persa un istante, sempre lì, con le bandiere al collo e dipinte sul viso a fare il tifo sul pontile arroventato di Janshin. Nel giorno in cui la loro unica figlia sale sul podio mondiale però non c’erano: la verità é che non doveva esserci nemmeno lei, Alice Franco, dalle langhe astigiane ai mari aperti, sorriso e grinta da vendere, 22 anni, due tatuaggi e un pesciolino impresso sulla caviglia di quelli che vanno via con l’acqua alla vigilia di una 25 km che le ha regalato un bronzo, la prima medaglia mondiale della sua vita. I 32 gradi dell’acqua stagnante di questo mare copiato da quelli veri, che hanno messo ko campionissimi del fondo come Valerio Cleri, lei li ha domati con la forza del pensiero: quelle tecniche di attivazione che lo psicologo del clan Diego Polani le ha insegnato e che con lei hanno avuto grossa fortuna. E’ stata in quel brodo cinque ore e mezza e mentre i suoi compagni annaspavano fino a lanciare il sos, inveendo contro organizzatori e giurie lei é arrivata al traguardo senza intoppi. «La mente mi ha assistito», ha detto tirando fuori il sorriso dei giorni migliori Alice, figlia unica, ma grande famiglia visti gli otto fratelli di papà e i sei di mamma, un fidanzato, Luca Ferreri, calciatore in promozione e un “vicino” di casa eccellente come Paolo Conte «le condizioni erano al limite, ma io ho saputo adattarmi. Del resto ci alleniamo tanto anche per questo».  Gli azzurri in gara oggi. 400 sl Samuel Pizzetti; 200 misti donne Alessia Polieri; 50 farfalla Marco Belotti; 400 sl donne Federica Pellegrini; 100 rana Mattia Pesce e Fabio Scozzoli; 4X100 sl Dotto, Orsi, Santucci, Magnini. Finali ore 12-14 400 sl uomini e donne, 4X100 sl.
da RAI News24
Alice, bronzo delle meraviglie
Alice Franco, dalle langhe astigiane ai mari aperti, sorriso e grinta da vendere, 22 anni, due tatuaggi e un pesciolino impresso sulla caviglia di quelli che vanno via con l’acqua alla vigilia di una 25 km che le ha regalato un bronzo, la prima medaglia mondiale della sua vita.
Shangai, 23-07-2011
Papa’ Giorgio e mamma Lella non l’hanno persa un istante, sempre li’, con le bandiere al collo e dipinte sul viso a fare il tifo sul pontile arroventato di Janshin. Nel giorno in cui la loro unica figlia sale sul podio mondiale pero’ non c’erano: la verita’ e’ che non doveva esserci nemmeno lei, Alice Franco, dalle langhe astigiane ai mari aperti, sorriso e grinta da vendere, 22 anni, due tatuaggi e un pesciolino impresso sulla caviglia di quelli che vanno via con l’acqua alla vigilia di una 25 km che le ha regalato un bronzo, la prima medaglia mondiale della sua vita.
I 32 gradi dell’acqua stagnante di questo mare copiato da quelli veri, che hanno messo ko campionissimi del fondo come Valerio Cleri, lei li ha domati con la forza del pensiero: quelle tecniche di attivazione che lo psicologo del clan Diego Polani le ha insegnato e che con lei hanno avuto grossa fortuna.
E’ stata in quel brodo cinque ore e mezza e mentre i suoi compagni annaspavano fino a lanciare il sos, inveendo contro organizzatori e giurie (“Il morto c’e’ gia’ stato, qui e’ uno scandalo: la gara andava fermata” dice Cleri, asciugamano in testa e occhi di rabbia ricordando il povero Crippen, morto lo scorso ottobre in gara a Dubai) lei e’ arrivata al traguardo senza intoppi.
“La mente mi ha assistito – ha detto tirando fuori il sorriso dei giorni migliori Alice, figlia unica, ma grande famiglia visti gli otto fratelli di papa’ e i sei di mamma, un fidanzato, Luca Ferreri, calciatore in promozione e un ‘vicino’ di casa eccellente come Paolo Conte – le condizioni erano al limite, ma io ho saputo adattarmi. Del resto ci alleniamo tanto anche per questo”. Buttata in piscina a tre anni dalla mamma (“Ha visto che galleggiavo e mi ha lasciato li”‘), Alice dopo un tentativo in piscina ha capito che le acque libere le erano piu’ congeniali.
“A novembre faceva i migliori tempi di tutti, ha enormi potenzialita’ e poi ha saputo tirare fuori gli attributi”, dice il ct Massimo Giuliani. “Forse noi donne al momento giusto tiriamo fuori piu’ carattere”, sottolinea l’azzurra. L’avevano scelta per le Universiadi (qui in Cina tra un po’ di giorni) come premio e Alice e’ andata a vincere la medaglia al mondiale.
Qui si e’ caricata a suon di Vasco Rossi (“Sei pazza di me” la mia preferita) mentre leggeva ‘Io e te’ l’ultima creatura di Niccolo’ Ammaniti: tifosa dell’Inter, sulla spiaggia del sobborgo di Shanghai ha avuto una clac speciale: a tifare per lei c’era la piccola Xiaoli, 9 anni, e una tshirt bianca con la scritta azzurra ‘Forza Alice’. E’ la figlia di un collega di papa’ Giorgio, che lavora per una ditta di ferro ad Asti, e da un po’ di tempo ha aperto una sede proprio a Shanghai.
“Non e’ da tutti avere tanto tifo a tanti chilometri di distanza – sorride l’azzurra – e questa e’ stata una giornata memorabile. Non dovevo nemmeno esserci, per questo dedico la mia prima medaglia mondiale a Giorgia, di sicuro avrebbe fatto una gara splendida”. Del resto dalle schede motivazionali fatte dallo psicologo i ragazzi erano tutti sopra il sette: ma la sufficienza non l’hanno presa in acqua soprattutto i maschi della 10 (Cleri in testa) fallendo la qualificazione olimpica.
Alice era riserva e ha sorpreso tutti: adesso sogna un po’ di shopping a Shanghai, la pasta al tartufo e la panna cotta di mamma. La prima a chiamarla al telefono: con il papa’ erano in citta’ per una cosa di lavoro. “A mamma e’ preso un colpo – racconta la fondista – era emozionatissima…”. Dal sorriso alle lacrime il passo e’ breve: sul podio l’azzurra non si trattiene. Alice nel paese dell’acqua adesso ci sta alla grande.