Progetto di ricerca scientifica a pozzo del Merro con l’atleta subacqueo Stefano Makula per la rivista Mondo Sommerso. La discesa in apnea dell’ex primatista mondiale di specialità Stefano Makula, prima parte del grande progetto multidisciplinare di ricerca scientifica “MS Project” organizzato dalla rivista specializzata “Mondo Sommerso” e dalla Provincia di Roma nel “Pozzo del Merro”, la cavità carsica allagata più profonda del mondo situata nella riserva integrale provinciale “Macchia del Barco e Macchia di Gattaceca”, a pochi km di distanza da Roma.Il progetto si è proposto l’obiettivo di indagare la biocenosi (la comunità dei viventi) del pozzo, le sue strutture abiotiche e le
relazioni di dipendenza che legano l’una alle altre con l’intento di conoscere finalmente e in maniera approfondita i molti segreti in esso contenuti.
Scienziati e studiosi di tre Università hanno effettuato per oltre tre settimane campionamenti subacquei della cavità ottenendo già preziose risposte ad alcuni interrogativi sullo stato di conservazione dell’ecosistema del pozzo. In particolare un ricercatore, il dott. Roberto Palozzi, nel corso di un’immersione piuttosto impegnativa, è riuscito a campionare a circa 73 metri di profondità un piccolo crostaceo anfipode del genere Gammarus, endemico del Merro. I sommozzatori hanno poi scoperto la presenza anche di una tartaruga acquatica americana che ha chiarito come la felce tropicale sia arrivata nel pozzo.
Supporto fondamentale all’esplorazione profonda del Merro è arrivato dalla partecipazione al progetto del più grande speleo-sub al mondo, l’americano Jim Bowden.
Oltre alla zoologia, alla botanica, alla microbiologia, all’idrogeologia e all’archeologia, il progetto di ricerca scientifica ha come campi di indagine anche la neurologia, la patologia, la fisiologia dell’immersione, la psicologia (con la partecipazione del prof. Polani); tutti i sommozzatori impegnati nei campionamenti sono stati, infatti, monitorati nel corso degli ultimi mesi e soprattutto durante le immersioni nella cavità .
In particolare, però, si sono studiate le reazioni fisico-fisio-psicologiche del 28 volte primatista mondiale di apnea Stefano Makula che, primo al mondo, ha accettato di scendere senza l’ausilio dei respiratori nell’ambiente acquatico più claustrofobico che esista. Nell’ultima immersione ha raggiunto la profondità di -48 metri nonostante il suo caschetto speleo abbia poi mostrato tutti i segni dei colpi contro le rocce del pozzo.